Il nostro staff in #Sudan racconta cosa sta succedendo in questi ultimi giorni a Port Sudan, dopo l’inizio di attacchi mirati sulla città.
“Abbiamo scattato questa foto dal nostro compound. Gli attacchi di questi giorni hanno coinvolto l’aeroporto, un deposito di carburante e un hotel. Durante il primo attacco avvenuto la mattina del 4 maggio abbiamo sentito tremare i vetri di casa” – racconta Camilla Passarotti, nel team di EMERGENCY a Port Sudan.
Finora Port Sudan – dove dall’inizio della guerra hanno trovato riparo decine di migliaia di profughi fuggiti – era considerata un luogo sicuro. In città, il crescente afflusso di sfollati dall’inizio della guerra ha provocato un innalzamento dei bisogni umanitari e sanitari: nel nostro Centro pediatrico, che rimane aperto e pienamente operativo, visitiamo circa 100 bambini ogni giorno.









