La qualità abitativa determina la qualità della vita delle persone
A Perugia la campagna #perunsaltodiclasse di Legambiente e Kyoto Club per “fotografare” lo stato degli edifici in cui viviamo e lavoriamo: rilevate dispersioni e inefficienze in 11 edifici su 13
Ottimi i risultati per le strutture riqualificate grazie al Superbonus 110%
“Urgono politiche a sostegno dell’efficienza energetica per aiutare le famiglie”
Foto e video del Press Tour: https://tinyurl.com/bd4spmbt
Quanto incide l’efficienza energetica delle abitazioni sulla qualità della vita dei cittadini? Moltissimo, sia in termini economici che di qualità della vita, perché l’isolamento termico, gli impianti innovativi, le rinnovabili domestiche riducono le spese in bolletta, fanno crescere le capacità di spesa, facilitano il quotidiano e valorizzano gli immobili, contribuendo agli obiettivi di neutralità carbonica previsti dalle normative europee.
Di efficienza e povertà energetica si è parlato oggi a Perugia nel corso di un evento organizzato da Legambiente, che ha visto la partecipazione di personalità politiche, amministratori e appartenenti al mondo della comunicazione, per attirare l’attenzione non solo sul tema del raggiungimento degli obiettivi climatici, ma anche sulla qualità della vita delle persone. Il luogo in cui si vive e si passa la maggior parte delle ore della giornata è, infatti, strettamente collegato con le possibilità di una vita dignitosa ed equilibrata. Perché, solo per fare un esempio, vivere in una casa in Classe A vuol dire consumare fino all’80% in meno rispetto ad una casa in Classe G. Vivere meglio e spendere meno per scaldare o raffreddare una casa significa poter investire risorse in altre priorità come la salute o una buona alimentazione.
Sono 13 gli edifici monitorati da Legambiente questa mattina, tra edilizia privata e scuole. I risultati delle termografie mostrano come in 11 casi siano emerse criticità legate a dispersioni termiche, dovute a impronte dei termosifoni, cassoni delle serrande, pilastri e solai, mancato isolamento delle murature, presenza di umidità, nonché a infissi e porte poco efficienti. Edifici simbolo di una situazione più ampia che coinvolge tutta l’edilizia perugina, l’Umbria e tutto il Paese e che evidenziano l’urgenza di intervenire per garantire benefici concreti alla cittadinanza. Benefici già riscontrabili nell’unico edificio monitorato riqualificato tramite Superbonus, dove le termografie non hanno rilevato alcuna dispersione, così come nella scuola sottoposta a ristrutturazione energetica.
“Grazie alla termocamera possiamo vedere concretamente il comportamento energetico degli edifici – ha dichiarato Maurizio Zara, Presidente Legambiente Umbria -. Le termografie hanno consentito ai partecipanti al tour di comprendere immediatamente le condizioni delle strutture, cosa funziona e cosa va migliorato. Ma per raggiungere obiettivi ambiziosi, in grado di centrare sia gli obiettivi climatici che quelli sociali, vi è la necessità di avere politiche ambiziose di riqualificazione degli edifici. Sono necessari, infatti, strumenti che possano permettere alle famiglie a basso e medio reddito di poter intervenire ed investire nella riqualificazione delle proprie abitazioni, con misure specifiche di accesso a incentivi e fondi con un ruolo anche di SACE (Società di Assicurazioni sul Credito alle Esportazioni) e CDP (Cassa Deposito Prestiti), che ad oggi non esistono. L’obiettivo deve essere il diritto alla Classe A per tutti, mettendo a riparo famiglie e cittadini dai continui aumenti delle bollette, come sta avvenendo in questo momento”.
La povertà energetica in Italia è un fenomeno crescente che colpisce oltre 2,36 milioni di famiglie, pari al 9% del totale nazionale (Fonte: Oipe). L’Europa ha recentemente emanato diverse direttive per sollecitare i Paesi membri, Italia compresa, a porre maggiore attenzione e responsabilità verso questi temi: la direttiva EPBD sulle performance energetiche degli edifici, la cosiddetta direttiva “case green”, ha posto primario interesse all’efficientamento degli edifici con particolare riguardo a quelli dove vivono persone in difficoltà economica, mentre la direttiva ETS2 ha istituito un vero e proprio fondo sociale per il clima attraverso il quale gli Stati europei possono elaborare un piano nazionale mirato a intraprendere politiche strutturali a sostegno delle famiglie vulnerabili, per ridurre gli effetti della nuova tassa sul carbonio che entrerà in vigore nel 2028.
L’avvio della normativa ETS2 in particolare è sia una sfida sia una grande opportunità. Se da un lato l’Europa, estendendo il sistema di scambio delle emissioni agli edifici commerciali – residenziali e istituzionali – al trasporto su strada e alle imprese, compie un passo decisivo verso la neutralità climatica, dall’altro questo cambiamento necessita di essere guidato affinché l’ambizione ambientale possa procedere di pari passo con la tutela di cittadini e imprese.
Senza politiche adeguate la spesa energetica delle famiglie italiane potrebbe continuare ad aumentare fino a 230 euro l’anno in più, il 38% in più della spesa media delle bollette elettriche delle famiglie. Un impatto che varia sensibilmente anche a livello territoriale: le regioni del Sud e le isole, caratterizzate da un mix energetico meno rinnovabile, potrebbero registrare rincari fino a 56 euro l’anno sulla bolletta elettrica, mentre nel Nord gli incrementi più significativi riguarderebbero il costo del gas, con aumenti fino a 195 euro annui legati soprattutto al riscaldamento domestico.
“Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità è indispensabile una strategia stabile e pluriennale che valorizzi, anche con più risorse, strumenti come il Conto Termico e il Reddito Energetico, che sostenga gli interventi di riqualificazione per le famiglie più vulnerabili, rimodulando il sistema degli incentivi e delle detrazioni fiscali, e garantisca un accompagnamento tecnico alle famiglie e ai territori – ha aggiunto Katiuscia Eroe, Ufficio Energia Legambiente -. Il Tour di questa mattina ha evidenziato sul campo dati e strumenti per ribadire l’urgenza di una politica nazionale che renda la riqualificazione energetica un pilastro strutturale della lotta alla crisi climatica e sociale. Soprattutto oggi, in vista dell’addio al Superbonus, emerge una criticità rilevante: l’agevolazione non solo non sarà più utilizzabile, ma rischia di penalizzare i residenti dei condomini che, in buona fede, volevano effettuare lavori al loro stabile per beneficiarne. Infatti, in caso di cantieri non completati, documentazione irregolare o valutazioni errate sullo stato di avanzamento lavori, può innescarsi un meccanismo che, secondo le norme attualmente in vigore, finisce per far ricadere i costi proprio sui beneficiari delle detrazioni.
Una beffa che rischia di rendere vano il vantaggio acquisito con il Superbonus da migliaia di contribuenti. Il tutto mentre la Commissione europea conferma la messa in mora del nostro Paese per non aver completamente eliminato i sussidi alle caldaie a gas e non aver recepito completamente la RED II (Renewable Energy Directive II), l’implementazione in Italia della Direttiva Europea 2018/2001.
L’ufficio stampa della campagna #perunsaltodiclasse:
Federica Alessandrini – 366 4279869 – f.alessandrini@legambiente.it
La campagna #perunsaltodiclasse, giunta alla sua terza edizione, vuole formare, divulgare e orientare i vari attori che giocano un ruolo nell’efficientare le abitazioni italiane e, nel contempo, chiedere al Governo nazionale di costruire finalmente una politica per l’efficienza che riformi e riordini gli incentivi proporzionandoli ai risultati di efficientamento ottenuti, aiutando in particolare i cittadini a medio e basso reddito. La campagna si occupa anche di promuovere proposte per affrontare la povertà energetica, con gli strumenti attualmente possibili, anche verso le amministrazioni locali. Dalle comunità energetiche agli sportelli energia, dai regolamenti edilizi al verde urbano, sono numerosi infatti i campi di attività dove sindaci e comunità possono collaborare attivamente.
Maggiori info: https://www.legambiente.it/campagna/per-un-salto-di-classe/











